LA CERAMICA METTE IN SCENA SEDUCENTI TESSUTI DA PARETE
Il mondo dei rivestimenti in ceramica non smette di sorprendere e l'edizione di Cersaie 2019 ne è la prova.
Tra le reinterpretazioni delle superfici ceramiche viste in fiera, sicuramente spicca la promettente collaborazione tra Florim e Rubelli che ha visto la nascita dell'inedita collezione
"i filati di rex".
Il nuovo progetto, un tessuto realizzato in ceramica, caratterizzato da un touch caldo e morbido, unisce l’abilità tecnologica del marchio, fortemente radicato nel distretto ceramico di Sassuolo, con l'unicità dei motivi decorativi dell’azienda veneziana apprezzata in tutto il mondo per i suoi filati e le lavorazioni artigianali.
Risultato sono 9 diverse famiglie decorative su lastre ceramiche di grande formato che sembrano intrecciate a mano dalle abili dita dei maestri artigiani, con pattern che spaziano dal foliage all'optical art. La collezione si suddivide in 4 declinazioni floreali, 2 damascate e 3 geometriche. Tutte conservano intatte l’essenza e la preziosità dei tessuti fatti a mano grazie alla tecnologia utilizzata che ha reso possibile trasporre sulla ceramica la bellezza intramontabile dei tessuti storici. Non è tutto: l’effetto touch delle lastre, unito alle serigrafie tutte giocate sui chiaroscuri, riescono a dare vita a superfici avvolgenti che riproducono l’estetica del lampasso, del jacquard e della seta.
Grande attenzione è stata riservata alla resa cromatica e al fatto che i filati hanno un assorbimento differente delle tinture rispetto alle ceramiche. Motivo per cui la lavorazione si è concentrata sul raggiungimento della giusta gamma di colori per riprodurre la profondità e la morbidezza delle trame tessili.
Fondamentale, per restituire al meglio l'effetto continuo del tessuto, la scelta delle grandi lastre che vantano misure che arrivano a 2.80 metri di altezza e 1.20 metri di larghezza, con uno spessore di 6 millimetri. Tutto senza interrompere il disegno, grazie ed una fuga ridotta che qui diventa un elemento tono su tono delicato e quasi impercettibile.
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